Vendere temi WordPress, ecco come ho guadagnato oltre 60000€
Sapevi che, ad oggi, WordPress è il CMS più utilizzato al mondo?
Quasi un sito su quattro, è realizzato utilizzando questa piattaforma di gestione dei contenuti.
Questo significa avere a disposizione un enorme mercato da poter sfruttare, nel caso tu sia un professionista che usa WordPress come strumento di lavoro.
Oppure potresti vendere temi WordPress, ed anche plugins, generando un’importante rendita passiva.
Vendere Temi WordPress
Generalmente, ogni sviluppatore tenta di vendere il proprio prodotto digitale utilizzando uno dei tanti marketplace esistenti, ad esempio Themeforest , per i templates, oppure Codecanyon, per plugins e scripts vari, entrambi del gruppo australiano Envato.
Sfruttando la popolarità di queste due piattaforme, ti dovrai solamente occupare dello sviluppo di nuovi prodotti che andrai poi a vendere, senza preoccuparti di promuoverli.
Purtroppo c’è anche la possibilità, non tanto remota, che il tuo tema o plugin venga rifiutato, a volte senza nemmeno fornire indicazioni utili per migliorarlo, come mi è capitato personalmente con Sueva.
Anche essendo ben sviluppato a livello di codice e con numerose funzionalità al suo interno, se presenta una struttura grafica comune, rispetto ai temi già presenti all’interno di ThemeForest, è facile che questo venga respinto, rischiando così di buttar via uno o due mesi di lavoro.
In questi casi le soluzioni sono due:
1. Puoi caricare il tema su un marketplace diverso da Themeforest.
Ad esempio CreativeMarket oppure Mojothemes.
Su CreativeMarket, ogni prodotto caricato è subito pronto all’acquisto. Al contrario, su Mojothemes, ogni tema deve essere prima approvato da un revisore.
In ogni caso, entrambi i marketplaces non godono della stessa popolarità dello store di Envato, quindi il rischio che il tuo tema rimanga invenduto è alto.
Ti voglio raccontare la mia esperienza con CreativeMarket, per circa un mese e mezzo fui costretto ad appoggiarmi a loro per vendere i miei temi WordPress, a causa di alcuni problemi su ThemeinProgress da risolvere.
Durante questo periodo, generai più di 180 vendite totali.
Questo non fu grazie alla popolarità di Creative Market, nello stesso periodo la versione gratuita di Sueva finì nella sezione temi “In evidenza”, su WordPress.org, con una media di 900 installazioni e circa 7/8 acquisti giornalieri.
Appena i temi in evidenza vennero cambiati, anche le vendite su CreativeMarket si azzerarono.
Notai anche il basso numero di vendite giornaliere necessarie per finire tra i temi più acquistati, ne bastarono appena circa 4 o 5 perché Sueva divenne uno dei temi più acquistati di quel periodo, non ricordo se il primo o secondo della lista.
2. Provare a vendere il tema per conto tuo.
In questo caso i vantaggi sono molteplici; non dovrai attendere che il tema venga approvato, potrai venderlo al prezzo che deciderai tu, senza dover dividere i guadagni con nessuno, se non una piccola percentuale di commissioni, ma si parla di un 4%, che pagheresti in ogni caso, nel momento in cui richiedi il pagamento al marketplace.
Il rovescio della medaglia è dover portare traffico verso la tua landing page o sito web e non sempre è semplice.
Per questo voglio darti alcuni preziosi consigli e strategie che ho utilizzato negli anni passati per promuovere e vendere temi per WordPress, senza appoggiarmi ad alcun marketplace esterno.
Queste strategie mi hanno permesso di rendere, per alcuni anni, questa attività come la mia principale fonte di reddito.
Ci tengo a precisare che le cose sono diventate comunque molto difficili rispetto a quando ho scritto questo articolo nel 2015 e, vista la concorrenza, la saturazione del mercato e la presenza di builder come Elementor e Gutenberg, dovrai puntare a temi molto avanzati e di qualità.
Una tecnica che ti consiglio, e che ho applicato con successo, è quella di realizzare una versione gratuita del tema, con meno funzionalità rispetto alla versione premium, che ti permetterà di ottenere visibilità gratuita ed essere menzionato, per esempio, su blog importanti oppure all’interno di raccolte di temi WordPress.
Uno dei miei temi, Nova, è stato menzionato sia su Speckyboy, che su Webdesigner Depot, oltre che a decine di altri blog, contribuendo ad incrementare le vendite.
Questo, oltre ad aumentare la popolarità del tuo tema, ti permetterà di ottenere link importanti verso la tua landing page.
Anche questo però, potrebbe non essere sufficiente.
Il mio primo tema WordPress, Voobis, messo in vendita alla fine del 2012, utilizzando le tecniche appena menzionate, ha generato non più di 100 vendite totali in 2 anni e mezzo, mentre la versione gratuita è stata scaricata circa 18000 volte.
I primi tempi tentai anche a creare campagne pubblicitarie su Adwords, BuySellAds e Facebook Ads, senza ottenere alcun ritorno economico insieme ad un numero limitato di download gratuiti.
Quello che mi ha permesso di aumentare sensibilmente le vendite è stato caricare ogni versione gratuita all’interno della repository di WordPress.
Infatti è da qui che viene generata la lista di temi che puoi trovare in ogni installazione di WordPress, pur essendo presenti migliaia di altri temi oltre al tuo, se farai un buon lavoro ed il tema avrà successo, godrà di una maggiore visibilità rispetto agli altri.
Anche qui, come con Themeforest, è presente un revisore che controllerà ed analizzerà il tema, ma sono meno selettivi, inoltre non viene data importanza all’aspetto grafico, bisognerà semplicemente rispettare alcune regole in fase di sviluppo e scrivere un codice pulito, seguendo le linee guida di WordPress
Quelle più comuni, in cui mi sono imbattuto anche io, sono:
Caricare un tema che sia compatibile al 100% con la licenza GPL
Questo vale anche per le immagini, plugin e script jQuery.
Non potrai quindi utilizzare set di icone, come Picons, anche acquistandole, poiché la licenza con cui vengono rilasciate non è compatibile con la licenza GPL.
In alternativa, puoi sostituire le icone utilizzando i font, esistono diverse risorse, ti consiglio Font Awesome oppure Genericons, l’importante che siano rilasciate con licenza GPL oppure una compatibile (ad esempio la licenza MIT).
Allo stesso tempo non è possibile utilizzare plugin acquistati su Codecanyon, poiché la licenza di Envato non è compatibile con la licenza GPL
Le immagini invece, dovranno essere rilasciate con licenza CC0, un’ottima risorsa su cui puoi trovare immagini di qualità è Unsplash
Anche quelle presenti dello screenshot del tema, ad esempio le foto in evidenza degli articoli, dovranno essere compatibili con la licenza GPL.
Ogni risorsa che andrai ad integrare nel tuo tema, andrà menzionata all’interno del file readme.txt, insieme alla licenza con è stata distribuita e le informazioni dell’autore.
Inserire shortcodes, widgets e custom post type tramite plugin.
Widgets, shortcodes e custom post type, devono essere integrati tramite plugin e non all’interno del codice del tema. Non ne sono sicuro, ma credo che questo venga richiesto anche dai revisori di Themeforest.
Integrare il panello del tema, tramite le Theme Customizer API di WordPress.
Questa regola è stata introdotta recentemente, ogni tema su WordPress.org, dovrà utilizzare le Theme Customizer API di WordPress prima di venire accettato.
Ciò vale anche per tutti i temi attualmente presenti nella repository, che avranno tempo fino alla fine di Ottobre, per adeguarsi.
Utilizzare correttamente, dove richiesto, filtri ed azioni.
Ad esempio, il caricamento di tutti gli scripts e fogli di stile del tema, dovrà avvenire tramite l’azione wp_enqueue_scripts, mentre la dichiarazione dei post format, la localizzazione del tema o la registrazione del menù principale, dovrà avvenire tramite l’azione after_setup_theme, e così via, a seconda delle funzionalità che andrai ad aggiungere.
Non aggiungere funzionalità a pagamento nella versione gratuita.
Ogni tema presente su WordPress.org, deve essere indipendente dalla versione premium.
Questo non significa che sia permesso realizzare una versione premium ed aggiungere un pulsante collegato alla landing page del tuo tema, ma non puoi aggiungere funzionalità all’interno della versione gratuita, da attivare tramite pagamento.
Inserire il nome WordPress correttamente.
Quando aggiungi il nome WordPress, ad esempio nella dichiarazione del tema all’interno del foglio di stile principale oppure nella documentazione, dovrai stare attento a scrivere la W e la P in maiuscolo, non wordpress, nè WordPress, ma WordPress.
Questi sono alcuni esempi di ciò che ti potrà essere chiesto di correggere, in fase di approvazione.
In ogni caso, riceverai consigli utili ed indicazioni, dal revisore del tuo tema.
A questo punto, dopo che il tuo tema verrà approvato, dovrai solamente attendere le prime notifiche di pagamento e controllare le statistiche di download della versione gratuita 😉
Esistono diverse tecniche per riuscire ad aumentare la popolarità della versione free, all’interno di WordPress.org
Ti consiglio di far scaricare la versione gratuita da WordPress.org, utilizzando il link diretto al file, presente nella scheda del tema, copiando l’indirizzo che trovi nel pulsante “Download“.
In questo modo contribuirai a migliorarne la popolarità.
Puoi anche realizzare delle modifiche grafiche al tema, oppure aggiungere nuove features, presenti di default anche nella versione premium ma che, nella versione gratuita, verranno integrate tramite un child theme.
Così sarà presente un secondo tema nella repository, che contribuirà ad aumentare il numero di download totali anche del tema principale, questo perché quando installi un child theme da WordPress, automaticamente viene aggiunto anche il tema principale.
Infine ti suggerisco di non abbandonare il tema, anzi rilascia regolarmente degli aggiornamenti.
Infine, presta attenzione alle richieste di supporto della versione gratuita, anche se potresti non riuscire a seguire tutte le richieste, potresti comunque trovare segnalazioni di bug sfuggiti sia a te, che al revisore.
Purtroppo non viene inviata nessuna notifica da WordPress, quindi ti consiglio di controllare regolarmente il forum di supporto.
Questo è quanto, da quando ho caricato la versione gratuita di Sueva, all’interno della repository di WordPress, approvato il 6 Settembre 2013, ho fatturato più di 60000€, in meno di 2 anni, realizzando altri 6 nuovi temi e due child theme per Sueva.
Come ti ho detto all’inizio dell’articolo, Sueva fu bocciato sia da Themeforest, che da Mojothemes, ed è la cosa migliore che potesse capitarmi a riguardo.
In due anni, ha generato circa 180 vendite su CreativeMarket ed altrettante 787 su ThemeinProgress.
Non credo che su Themeforest, Sueva avrebbe ottenuto lo stesso successo, avrei dovuto lasciare un 50% circa del ricavato a Themeforest, senza nemmeno poter decidere il prezzo di vendita.
Questo è tutto, prima di terminare l’articolo, voglio darti alcuni consigli:
Se vorrai intraprendere questa strada e vendere temi WordPress, dovrai necessariamente aprire una partita iva, anche nel regime dei minimi, non è nemmeno necessario iscriversi alla camera di commercio, ma è consigliabile una volta superati i 16000€ annui, poiché andrai a pagare di meno, rispetto all’attuale 27% di contributi INPS.
In ogni caso, ti consiglio di consultarti con un commercialista.
Mentre, per creare il tuo store, ti consiglio di utilizzare WordPress insieme ad un plugin come Woocommerce, oppure Easy Digital Downloads.
Infine, se sei desideroso di imparare come sviluppare codice per WordPress, ma non hai idea di come iniziare, online troverai molte guide a riguardo, dai un’occhiata anche su WPinProgress Creare Temi WordPress
Si tratta di un corso completo per lo sviluppo di temi e plugin per WordPress, seguendo tutti gli standard di codifica di WordPress.org.Acquista il corso o scarica gratuitamente un estratto
In alternativa, puoi scaricare il mio ebook gratuito Creare Temi WordPress, dall’area premium del blog.
Questo ebook è composto da tutti gli articoli presenti su WPinProgress, rivisti e corretti in un unico file PDF di oltre 100 pagine.
PS: Se questo articolo ti è piaciuto, ti chiedo solamente di condividerlo sul tuo social network preferito.
A presto 😉
Commenti
Ciao, vorrei capire come gestisci il problema della licenza GPL. Nel tema a pagamento usi un’altro tipo di licenza?
Ciao, la licenza delle versioni a pagamento rimane sempre la stessa, ovvero GPL.
Ciao, volevo chiederti un consiglio, sei molto preparato e quindi sono convinta di chiederlo alla persona giusta: visto che io disegno e mi piacerebbe realizzare dei temi, ho visto che adesso vanno anche quelli fatti a mano, ma non mi intendo di programmazione, come faccio a trovare qualcuno che possa collaborare con me? Visto la tua esperienza, pensi che la cosa possa essere fattibile? Ti ringrazio per l’eventuale risposta.
Ciao Tiziana, scusa se ti rispondo solo ora.
Penso di si, non sempre chi si occupa di programmazione si intende anche di grafica.
Puoi caricare un annuncio su portali come http://www.link2me.it e credo sia possibile anche su http://www.italianwebdesign.it
In alternativa prova ad iscriverti a qualche gruppo Facebook, come Web Designer Italiani e chiedere a loro.
Se vuoi puoi anche inviarmi un link ai tuoi lavori dal modulo di contatto.
A presto
Alex
Ciao, il tuo articolo mi ha davvero colpito. Io sviluppo siti con drupal e personalizzo moltissimo i temi, ma non mi era mai balzato in mente di vendere i temi online.
Vorrei chiederti:
1) che differenza c’è tra un tema gratis e uno premium?
2) le immagini che utilizzi con licenza CCO sono liberamente utilizzabili?
3) quando utilizzi plugin aggiuntivi devi semplicemente indicarli in una lista oppure devi caricare una versione demo con tutti i plugin e il database dei contenuti creati?
Grazie infinite, Fabrizio
Ciao Fabrizio, non ho idea se i temi per Drupal abbiano mercato, comunque:
1) I temi premium, generalmente, sono a pagamento.
2) Si, puoi utilizzarle liberamente.
3) Con WordPress esiste una libreria gratuita (TGM Plugin Activation) che ti permette di aggiungere una sezione con tutti i plugin raccomandati dal temi, comunque dipende dalla licenza del plugin. Puoi anche aggiungere il plugin nella demo ma non includerlo nel tema, dipende da te.
A presto
Alex
Ciao Alex,
sono lo stesso Fabrizio del messaggio precedente e vorrei farti un’altra domanda.
Ho provato a pubblicare un tema per drupal su themeforest ma è stato respinto con la seguente risposta:
“After completing our review, we’ve determined that ‘Aneris – Responsive Drupal Theme’ isn’t at the quality standard needed to continue forward with the review process on ThemeForest. As the submission is too far off the standards we require, you’ll be unable to re-submit on this occasion”.
Come posso capire se è stato respinto semplicemente per un fattore grafico estetico o per difetti di codice e struttura così da poter effettuare le modifiche? c’è qualche forum dove trovo chi possa esamire i miei files per capire meglio?
Se vuoi puoi dare uno occhiata al lavoro e dirmi cosa ne pensi: http://aneris.corkisweb.com
Grazie infinite
Fabrizio
Ciao Fabrizio, il tuo commento era finito tra quelli cestinati, ho impostato dei filtri troppo rigidi a riguardo 🙂 Ti ho risposto per email ma allego il messaggio anche qui, forse può tornare utile a qualcuno.
Puoi provare a chiedere un consiglio dal forum di envato https://forums.envato.com/.
A me sembra ben fatto, purtroppo i revisori di Themeforest sono piuttosto vaghi e non specificano quale sia il motivo esatto.
In alternativa prova a caricarlo anche su CreativeMarket ( ma non aspettarti grandi numeri, in termini di vendite ) poiché non è presente un revisore che può rifiutare il prodotto
A presto
Alex
WPinProgress
Complimenti per i tuoi contenuti Alessandro!!
Per Fabrizio a quanto lo vendi il Tema?
Ciao Gianluca, ti ringrazio 🙂
A presto
Ciao Alessandro, complimenti, curiosità: siccome il marketplace CreativeMarket e themefores sono Extra UE come gestisci questa cosa nel regime dei minimi, tramite VIES? Grazie
Ciao Pietro, non so se sia cambiato qualcosa in quest’ultimo anno.
Quando iniziai con la vendita di temi, il commercialista mi disse che la vendita di un prodotto digitale viene equiparato alla prestazione di un servizio e non è richiesta quindi l’iscrizione al VIES.
In ogni caso, attualmente non vendo tramite CreativeMarket e Themeforest.
A presto
Alex
WPinProgress
ciao ci sono corsi per sviluppare temi wordpress?
Ciao, prova a vedere questo mio corso online
https://www.wpinprogress.com/corso-wordpress-online/
oppure uno dei corsi disponibili su udemy.com, ad esempio https://www.udemy.com/sviluppa-temi-per-wordpress/
A presto
Ciao, posso chiederti se è possibile camparci o comunque avere una bella entrata facendo temi per wordpress?
Ciao, rispetto a qualche anno fa è sicuramente più difficile, visto i vari builder nati nel frattempo come Elementor e la grande quantità di temi che vengono inviati ogni giorno nella repository di WordPress, generalmente possono volerci dei mesi prima della pubblicazione di un tema nella loro directory.
Lo scorso anno comunque è stata data la disponibilità agli autori di registrarsi al programma Trusted Authors
https://make.wordpress.org/themes/2018/04/30/trusted-authors-program/
Potresti anche valutare la vendita di plugin per WordPress
A presto
Ciao, volevo ringraziarti per la guida che mi è stata molto di aiuto .. posso chiederti se puoi indicarmi in che modo dirigi l’utente del tema gratuito che metti su WordPress.org alla versione a pagamento che sta sul tuo sito. Grazie mille
Ciao Max
potresti estendere la classe WP_Customize_Control per creare, nella sezione Personalizza, un controllo con HTML custom in cui aggiungere il pulsante
Se installi uno dei miei temi gratuiti
https://wordpress.org/themes/author/alexvtn/
vedrai una sezione apposita
Ti lascio anche questo link di riferimento
https://developer.wordpress.org/reference/classes/wp_customize_control/
Se poi sei interessato, ho quasi completato questo ebook dove ho aggiunto un esempio simile per fare quanto dici
https://www.wpinprogress.com/corso/sviluppare-con-wordpress/
A presto
Alessandro